...cantando insieme agli altri.
Per molti cantare è una passione, una professione, un mestiere, per tanti semplicemente un hobby, c'è chi si diverte al karaoke, chi canta sotto la doccia, chi davanti agli amici in una serata di allegria. Noi vogliamo invece soffermarci sul piacere, per cantanti professionisti e non, di che cosa vuol dire cantare all'interno di un “coro".
Iniziamo con il dire che cantare in coro aiuta a socializzare e facilita la coesione sociale. Aiuta persone anche sconosciute tra loro a rompere il ghiaccio e ad affiatarsi senza dover per forza approfondire una conoscenza personale. Cantare in coro crea un clima di solidarietà, unione e complicità, nel quale il corista canta sviluppando una sensazione liberatoria e di armonia con gli altri e con se stesso.
Ogni voce ha un suo timbro (soprano, contralto, basso e tenore) e una sua personalità, ma è importante pensare come se il corpo fosse una cassa di risonanza: creare un'unica emissione, dare uniformità ospitando dentro di sè la vibrazione delle altre voci.
Cantare e ascoltare nello stesso tempo? Si, si può fare. Ci si allena e si sbaglia. E poi si ricomincia. Così si migliora l’ascolto che porta ad una maggior consapevolezza della propria voce in relazione agli altri e ai tempi musicali dei brani, così a poco a poco, nasce l’armonia.
Nell’armonia si trova un piacere immenso, un respiro più ampio, una percezione superiore.
Inizia a cantare gospel giovanissimo e all’età di 14 anni entra nel Sunshine Gospel Choir con cui continua l'attività concertistica per 10 anni. Da qui la scelta di intraprendere la carriera artistica e l'iscrizione presso la prima scuola di Musical in Italia, la BSMT, per poi interpretare diverse parti in musical quali ad esempio Moulin Rouge, Jesus Christ Superstar, Le Miserables e la collaborazione con Massimo Lopez, Christian De Sica e Alessandro Siani come attore/cantante.